Manovra economica 2024 ancora in fase di definizione e la Meloni boccia il prelievo sui conti correnti
da ansa.it
La manovra economica del governo italiano è ancora in fase di definizione, con diverse parti in attesa di ulteriori discussioni e negoziati tra le forze politiche coinvolte. In particolare, Lega e Forza Italia si impegnano per apportare alcune modifiche alla manovra prima della sua approvazione in Parlamento. La principale area di dibattito riguarda le questioni legate alle pensioni e agli affitti brevi. Ma anche il tema dei pignoramenti è al centro dell’attenzione.
Entrambe le parti politiche chiedono modifiche significative alla normativa sui pignoramenti, che riguarda il sequestro dei beni di chi non adempie ai propri obblighi finanziari. Nel tentativo di trovare un compromesso, la versione attuale della manovra prevede che il pignoramento dei conti correnti scatti solo per debiti con il fisco superiori a mille euro. Il leader della Lega, Matteo Salvini, assicura che non ci saranno incursioni nei conti correnti. E che si tratta solo di un’ottimizzazione degli strumenti digitali esistenti. Tuttavia, la premier, Giorgia Meloni, dichiara che questa norma ha la sua approvazione.
Nelle ultime bozze della manovra, sono apportate altre modifiche importanti. Inizialmente si prevedeva l’anticipo dell’adeguamento all’aspettativa di vita per i pensionati a partire dalla fine del 2024. Ma ora si considera il ritorno a questa misura nel 2027. Inoltre, sembra che l’ipotesi di un intervento sul turn over nella pubblica amministrazione non figuri più nei testi recenti.
Altre modifiche riguardano la tax credit per il cinema, che subirà una stretta e potrebbe escludere le imprese non indipendenti o non europee dalla sua agevolazione. Inoltre, si introduce un tetto di 50.000 euro per i titoli di Stato che possono essere esclusi dal calcolo dell’Isee. Si tratta un indicatore di reddito utilizzato in Italia per la concessione di prestazioni sociali.
Il partito Fratelli d’Italia ha scelto di tacere sulle modifiche alla manovra. Ritenendo che le decisioni prese finora rappresentino un compromesso complesso che sarebbe difficile da smantellare. Questa decisione è influenzata dalla situazione internazionale e dai risultati ottenuti attraverso le scelte politiche finora adottate.
Dall’altro lato, Forza Italia promette di lottare per limitare gli aumenti della cedolare secca sugli affitti brevi. Mentre la Lega, che da sempre sostiene il superamento della legge Fornero in materia di pensioni, si sta confrontando con l’idea di Quota 104, con un possibile ricalcolo contributivo. L’obiettivo della Lega è superare la legge Fornero e dimostrare di mantenere le promesse fatte durante la campagna elettorale in materia di pensioni.
Un’altra parte significativa della Manovra riguarda il finanziamento del Ponte sullo Stretto, un’infrastruttura molto attesa. Sono stati stanziati 11,6 miliardi di euro fino al 2032 per il suo completamento, con 780 milioni previsti per il prossimo anno. La realizzazione del Ponte sarà soggetta all’approvazione del progetto definitivo da parte del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica entro il 2024.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha difeso la manovra, sottolineando che cerca di trovare un equilibrio tra le esigenze di vari soggetti e i vincoli di bilancio. Ha affermato che la manovra è improntata a una responsabilità di prudenza realista. E che il governo sta cercando di rispondere ai bisogni dei cittadini e alle esigenze economiche del Paese. Riconosce che molti soggetti si sono opposti alle misure della manovra, comprese le amministrazioni locali. Ma ha sottolineato la necessità di migliorare l’efficienza nella gestione delle risorse e dei processi amministrativi, date le limitate risorse disponibili.
In conclusione, la manovra economica italiana è ancora soggetta a negoziati e discussioni tra i partiti politici, con alcune modifiche significative apportate alle bozze iniziali. Le decisioni finali influenzeranno diversi settori, tra cui pensioni, affitti brevi e finanziamento di importanti progetti infrastrutturali come il Ponte sullo Stretto.
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