‘In campo con Flavio’ – Equilibri stravolti in Serie A: frenata Milan crollo Napoli fuga Roma-Inter
Il weekend scorso, che precede la sosta nazionali di novembre, ha visto disputarsi 4 partite di fondamentale importanza per la parte alta della classifica.
Parma-Milan
Parma-Milan, con i ducali che vogliono la vittoria per staccare sulla terzultima, in casa sono sempre pericolosi, vedi il pareggio con il Como e con l’Atalanta. Mentre i rossoneri hanno una ghiotta occasione per allungare al primo posto, scavalcando in una sola volta Roma, Napoli ed Inter.
Inizia nel migliore dei modi la partita per i rossoneri, che subito, al 12’ minuto, trovano il gol con Saelemaekers. Conosciamo bene lo stile di gioco di Allegri, molto basso in difesa ma pronto a sferrare molti contropiedi, soprattutto con Leao e Nkunku, due molto veloci. Proprio grazie all’ex Chelsea, il Milan è in vantaggio.
Parte in velocità Nkunku che spacca in due la difesa del Parma. Il francese la gioca per Saelemaekers che se la sposta sul mancino e segna, complice un non brillante Suzuki, mettendola all’angolino basso alla destra del giapponese.
Prova a reagire il Parma, a cui annullano un gol per fuorigioco di Cutrone, ma il Milan riesce sempre a imporsi, ed al 24’ si conquista un calcio di rigore. Scatenato Saelemaekers che sguscia in area e si fa toccare da Ndiaye, che commette il fallo da penalty.
Sul dischetto Leao, che calcia perfettamente non lasciando scampo a Suzuki, che pur avendo intuito l’angolo non riesce ad evitare lo 0-2. È un altro Parma ora, che a mio avviso merita l’1-2.
I ducali costruiscono perfettamente le azioni e Bernabé, le cui doti sono ben note, riesce a smistare perfettamente i palloni verso le due punte, che poi creano occasioni, spesso rivolgendosi agli esterni. Il Milan ora si abbassa molto, quasi a creare un 5-3-2 con Saelemaekers ed Estupiñán terzini, Modric, Ricci e Fofana a centrocampo e Nkunku e Leao punte.
Arriva, al 46’, la rete che riapre il match. Recupera il pallone Britschgi su una leggerezza di Estupiñán, non perfetto nel coprire il pallone, e lo scarica a Bernabé. Il numero 10 col mancino disegna una traiettoria all’incrocio dei pali, Maignan non ci arriva e non riesce ad evitare il secondo gol consecutivo di Adrian Bernabé, ma soprattutto l’1-2.
Finisce il primo tempo. Attacca molto di più il Parma nella ripresa, soprattutto grazie ai colpi di testa di Pellegrino e dei difensori. Il Milan non riesce ad avanzare e fa fatica a tornare ai ritmi dei primi 30 minuti.
Tantissime occasioni per Delprato, che si inserisce molto facilmente, mai marcato, due per Pellegrino, tra cui un palo dopo un colpo di testa, e una per Bernabé, forse la più clamorosa, in cui lo spagnolo poteva fare meglio col mancino.
Al 62’ arriva il pareggio. Ancora Britschgi, autore di due assist e soprattutto di una grande prova, mette in mezzo verso Delprato. Il capitano del Parma stavolta non perdona e la mette in fondo alla rete, anticipando Maignan sul primo palo.
Sale il Milan, che riesce ad alzare il baricentro dopo 25 minuti di apnea totale; i rossoneri però non riescono ad essere cinici, infatti possono fare il 3-2 in due diverse occasioni, ma sfruttate male. Pulisic, al 75’, è da solo davanti al portiere, calcia fuori; Saelemaekers, all’82’, addirittura se lo smarca prima di tirare alto.
Il Milan non riesce a segnare, finisce così 2-2, risultato a mio avviso giusto: Milan dominante nei primi 30 minuti, poi apnea totale nei primi minuti del secondo tempo, in cui rimonta il Parma, poi si sveglia al 75’, ma non basta, ed è 2-2 al Tardini.
Bologna-Napoli
Andando in ordine cronologico, si prosegue con Bologna-Napoli: i partenopei possono mantenere il primato in solitaria con una vittoria, indipendentemente dai risultati di Inter e Roma; con una vittoria il Bologna arriverebbe al quinto posto, alle spalle del Milan quarto, con 21 punti.
Inizia subito la partita e si vede subito che il Bologna è in perfetta forma fisica, pronto a disputare un’ottima partita contro i campioni d’Italia in carica. Il Napoli sembra stanco, a corto di energie, crea poco e non riesce a impensierire la difesa rossoblù e Skorupski (infortunatosi all’8’ minuto, gli subentra Pessina all’esordio).
Ha il pallino del gioco il Bologna, ma non si fa scalfire la difesa partenopea, autrice nel primo tempo di un’ottima gara. Si contraddistingue nel centrocampo felsineo Jonathan Rowe, arrivato quest’estate per 20 milioni, ancora a secco di gol e assist, ma è un prospetto interessante e che può ancora migliorare.
L’inglese riesce sempre a trovare lo spunto che fa sì che il Bologna riesca a trovare il passaggio che lo porta in area. L’ex Marsiglia riesce anche a concludere verso la porta in qualche occasione, ma mai pericolosamente.
Finisce il primo tempo. Il Bologna torna all’arrembaggio nell’area del Napoli ed al 50’ trova il gol. Si infortuna Rowe ed è costretto a entrare Cambiaghi, che dopo 5 minuti serve l’assist dell’1-0 a Dallinga. L’ex Tolosa riesce a sfruttare al meglio l’assist dell’ex Empoli, con un tocco di prima infatti trafigge Milinkovic sul suo palo.
Spinge ancora il Bologna, gli azzurri non escono dall’area di rigore e riescono solo qualche volta a ripartire in contropiede. Al 66’ Lucumí firma il raddoppio e manda in estasi il Dall’Ara. Cross dalla destra di Holm, che pesca Lucumí in girata, che di testa la mette all’incrocio, sempre sul palo di Milinkovic, che non riesce ad arrivarci.
Mette in ghiaccio ora la partita il Bologna, che tiene il pallone, fa correre il Napoli e vince, tra la sua gente, contro la capolista alla seconda sconfitta in campionato. Vittoria meritatissima con i felsinei che strapazzano il Napoli, che però ha l’alibi della forma fisica, aspetto notato anche da Conte in conferenza stampa.
Roma-Udinese
Si prosegue dunque con Roma-Udinese, un’occasione d’oro per i giallorossi di andare in vetta in solitaria, aspettando Inter-Lazio. L’Olimpico per la prima volta in questa stagione accoglie Nicolò Zaniolo, travolto dai fischi per le vicende mai chiarite tra il classe ‘99 e la tifoseria giallorossa.
La Roma schiera la formazione tipo, senza Dybala infortunato, però quindi Gasperini schiera Pellegrini dal primo minuto. L’Udinese, ancora senza Davis che però entra a partita in corso, schiera Buksa prima punta, sempre con Atta e Zaniolo dietro al polacco.
Roma subito molto aggressiva, con un pressing altissimo, col solito assetto tattico che permette anche a un difensore di salire a pressare sul centrocampista che fa gioco. In questo caso vediamo uno tra Hermoso e Mancini che va spesso su Karlstrom.
Çelik, Pellegrini e Cristante vanno vicinissimi al gol, con 3 occasioni ghiotte però mai sfruttate. Il turco spedisce a lato di niente un colpo di testa, finisce più larga invece la testata di Pellegrini, mentre Cristante, al 30’, dopo un tiro deviato da fuori area, colpisce il palo.
Roma che merita il vantaggio a mio avviso, ma l’Udinese ha un’ottima fase difensiva con la quale riesce quasi sempre a schermare i tentativi per vie centrali della Roma. Al 40’ Collu viene richiamato al Var per un possibile tocco di braccio di Kamara. Tocco che effettivamente c’è, infatti è penalty per i giallorossi.
Sul dischetto, date le assenze di Dybala e Dovbyk (uscito al 38’ per un problema al flessore, dovrà stare fermo circa un mese e mezzo), c’è Pellegrini. Può sbloccare il match il tanto criticato capitano, e lo fa spiazzando Okoye, 1-0 all’Olimpico.
Finisce così la prima frazione. I bianconeri non riescono quasi mai a rendersi veramente pericolosi dalle parti di Svilar a inizio secondo tempo, con la Roma che, nonostante non abbia più una punta di ruolo da schierare, riesce a creare di più.
Con gli infortuni di Bailey, Ferguson, Dovbyk e Dybala, prima punta è costretto a giocarci Baldanzi. Al 61’ c’è il raddoppio giallorosso. Ottima discesa palla al piede di Mancini, che si intende bene con Çelik. L’ex Atalanta fa un “uno-due” proprio con il turco, che dal limite dell’area sigla il raddoppio col destro.
Fa fatica però nel finale la Roma, che rischia tanto in 3 occasioni. Zaniolo si mangia un gol clamoroso davanti a Svilar dopo un erroraccio di Ndicka in impostazione, Atta colpisce il palo ed è ancora protagonista Svilar con un miracolo su Solet.à
Negativo dunque il finale della Roma, convincente invece quello dell’Udinese, che nonostante il campo difficile ed il risultato sfavorevole negli ultimi 15 minuti riesce a imporsi; dovrà ripartire da qui Runjaic. Finisce dunque 2-0, Roma capolista.
Inter-Lazio
L’ultimo match di questo turno prima della sosta è Inter-Lazio. Quando si giocò l’anno scorso l’Inter ci perse lo Scudetto, pareggiando 2-2 in casa col rigore di Pedro al 90’, ed in questo caso può raggiungere la Roma a 24 punti.
Lazio che ha avuto un inizio di campionato da dimenticare, è ferma infatti a 15 punti, a -7 dal Bologna quinto e dunque dalla zona Europa League. Il match si sblocca subito, dopo 3 minuti. Subito Inter con Lautaro, servito da Bastoni.
Il 95 interista soffia il pallone a Isaksen e serve il capitano che con un esterno destro all’incrocio trafigge Provedel, fermo a guardare la sfera insaccarsi. Continua l’Inter ad attaccare, con la Lazio che fa molta fatica a uscire, molto chiusa in difesa la squadra biancoceleste, che non serve mai Zaccagni, Dia e Isaksen, molto sacrificati nel tornare in difesa, quasi mai influenti nella fase offensiva.
Finisce 1-0 il primo tempo, risultato bugiardo secondo me, con l’Inter che meritava forse qualcosa in più. È una Lazio più grintosa, più vogliosa, quella del secondo tempo, che riesce a impegnare più volte la difesa nerazzurra e Sommer, ma non è cinica.
Lo è invece l’Inter, che al 61’, al secondo tiro pericoloso in porta della ripresa, raddoppia con Bonny. Dimarco stavolta protagonista, che serve all’interno dell’area Bonny, che deposita il pallone in rete a porta vuota.
Spinge ora la Lazio, che dopo il terzo gol annullato a Zielinski spinge verso la porta di Sommer, che si difende bene, salvando su Pellegrini, ma anche con un po’ di fortuna, come in occasione della traversa di Gila.
Una Lazio che avrebbe meritato il gol del 2-1 nel finale, come l’Inter avrebbe meritato qualcosa in più nel primo tempo. Dunque, al termine di questo undicesimo turno, al primo posto si trovano Roma ed Inter, al terzo posto il Milan a pari punti con il Napoli, perdente a Bologna.
Flavio Bussoletti
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