‘In campo con Flavio’ – Cade il Napoli torna a vincere la Roma le italiane in Europa
Da martedì si è giocato il turno di Champions, Europa e Conference League.
L’Inter affronta in casa il Liverpool, l’Atalanta alla New Balance Arena il Chelsea, il Napoli in Portogallo il Benfica e la Juventus in casa contro il Pafos, in Champions League.
In Europa League il Bologna va a Vigo, mentre la Roma fa visita agli scozzesi del Celtic.
Ultima ma non meno importante la Fiorentina, che ospita la Dinamo Kiev per tornare alla vittoria che manca dal 23 ottobre, sempre in Conference.
Inizia l’Atalanta ospitando il Chelsea, che tiene fuori le stelle, in panchina Palmer ed Estevao.
Inizia forte l’Atalanta che, contro tutti i pronostici, schiaccia in difesa il Chelsea ed ha due grandi occasioni.
La prima con Lookman che scalda i guanti a Sanchez, la seconda, decisamente più pericolosa, sempre con il nigeriano, il cui tiro viene murato sulla linea da Acheapong.
Tegola per l’Atalanta, è infatti costretto ad uscire Bellanova per un infortunio muscolare.
Alla prima azione, però, va in vantaggio il Chelsea.
Affondo sulla sinistra di James che la mette dentro per Joao Pedro, che col piatto destro appoggia in rete, gol inizialmente annullato per fuorigioco dell’inglese, poi convalidato.
Cinica la squadra di Enzo Maresca, che ha saputo sfruttare la prima ed unica occasione del suo primo tempo.
Prova a finire in avanti l’Atalanta, ma, dopo un’ultima parte di primo tempo senza molta spinta, con Scamacca, al 53’, trova la via del pari.
Cross perfetto di De Ketelaere sulla testa di Scamacca che deve solo appoggiare in porta la rete del pareggio, meritato, della Dea.
Continua a spingere la squadra di casa, che all’83’ trova il vantaggio con Charles De Ketelaere.
Servito da De Roon, il belga, dopo l’assist, segna anche il gol del vantaggio: con un destro fulminante batte Sanchez.
Ha due grandi occasioni nel finale la squadra di Maresca, ma nonostante ciò perde la seconda partita della sua fase a campionato, facendo volare l’Atalanta in terza posizione momentaneamente.
Contemporaneamente gioca l’Inter a San Siro contro il Liverpool.
Arriva da un pessimo momento la squadra di Slot, contestato sia da tifosi che dai giocatori, proprio per questo Salah non ha preso parte alla trasferta, mentre gli uomini di Christian Chivu sono in uno stato di forma perfetto, vengono infatti da un sonoro 4-1 rifilato al Como.
Costretto subito a cambiare l’allenatore nerazzurro, dato che nel primo tempo si fanno male sia Acerbi che Calhanoglu.
Molto più pericoloso il Liverpool nella prima parte di gara, con Jones, Gravenberch e Szoboszlai che impensieriscono seriamente Sommer e la retroguardia nerazzurra.
Si sveglia l’Inter nell’ultima parte di primo tempo, ha infatti una grande occasione con Lautaro, che di testa fa volare Alisson, che effettua un intervento prodigioso sventando l’1-0.
Nel secondo tempo c’è sempre il Liverpool in avanti, ma l’Inter, a mio avviso, fa una gran partita difensiva, impedendo al Liverpool di tirare in porta nella maggior parte delle volte.
All’88’, però, arriva la beffa.
Trattenuta dubbia di Bastoni su Wirtz che cade a terra, dopo un controllo VAR è calcio di rigore per i Reds.
Dal dischetto si presenta forse la certezza della stagione del Liverpool, Dominik Szoboszlai, che calcia alla destra di Sommer, lo svizzero intuisce ma non para, 0-1 a San Siro.
Prova ad andare in avanti l’Inter, ma finisce così, 0-1 a San Siro, non una brutta partita dei nerazzurri ma il Liverpool è stato più tempo in avanti, anche rendendosi qualche volta molto pericoloso.
Mercoledì, invece, ha giocato il Napoli, in Portogallo contro il Benfica di Mourinho, in contemporanea della Juve, in casa contro il Pafos.
Per tutte e due le formazioni le rispettive partite sono complicate, anche se la Juve dovrebbe gestire tranquillamente la partita, non lo fa, concedendo troppo ai greci del Pafos.
A Lisbona la sblocca Rios per i portoghesi con un tocco di punta sotto porta, l’ex obiettivo della Roma al primo gol in stagione.
Anche gli ospiti a Torino si impongono sui bianconeri, prendendo un legno e avendo svariate occasioni.
Continua l’assedio del Benfica, che trova il raddoppio con Barreiro, che col tacco sorprende Milinkovic-Savic, calando il bis per i portoghesi.
I bianconeri invece, nel secondo tempo, entrano con un altro piglio, trovando il gol al 67’ con McKennie.
Lavoro perfetto di Cambiaso che trova McKennie in area, che si gira in area e pesca il jolly con un gran tiro sotto la traversa, 1-0 Juve.
Non si ferma la Juve, che segna il gol del raddoppio con David, che chiude perfettamente l’uno-due con Yildiz e fa 2-0.
Vince la Juventus, soffrendo però un po’ troppo, mentre il Napoli gioca al di sotto delle aspettative e perde a Lisbona per 2-0, non riuscendo mai a rendersi pericoloso.
Giovedì invece hanno giocato Fiorentina e Roma.
Vince la Fiorentina dopo quasi due mesi in Conference contro la Dinamo Kiev, anche se rischia parecchio.
Inizia subito forte la Fiorentina, che ha tre grandi occasioni con Dzeko e Kean: il primo coglie la traversa mentre il secondo, prima di sbloccare la partita, sbaglia da due passi e “para” un tiro di Dzeko, poi al 18’ la sblocca.
Colpo di testa perfetto dopo un cross di Dodò sulla sua testa.
Ancora Kean straripante, fa impazzire la difesa della Dinamo Kiev ma non riesce a raddoppiare.
In apertura di secondo tempo, alla prima vera occasione, gli ucraini pareggiano.
Mykhailenko calcia fortissimo, De Gea può solo guardare il pallone incastrarsi all’incrocio.
Ancora Fiorentina e ancora Kean, che provoca il gol del vantaggio viola.
Colpo di testa dell’italiano che viene miracolosamente parato con i piedi da Nescheret, sulla ribattuta si avventa Gudmundsson che di prima la mette dentro, viene da un bruttissimo momento l’islandese, gol liberatorio per lui.
Grande occasione per Yarmolenko nel finale, che però viene fallita dal centravanti, finisce così il match, torna a vincere la Fiorentina che si posiziona al 14º posto in Conference.
Alle 21:00 tocca a Roma e Bologna in Europa League.
I giallorossi, reduci da due sconfitte consecutive in campionato, riescono ad archiviare la pratica Celtic nei primi 45 minuti, mentre il Bologna rischia un po’ di più, passando in svantaggio ma poi rimontando con un prodigioso Bernardeschi.
Come detto, i giallorossi segnano subito, al 6’ minuto, grazie ad uno sfortunato autogol di Scales che non lascia scampo a Schmeichel.
Non riesce ad andare mai in avanti il Celtic, schiacciato dalla Roma, che trova altri due gol nella prima frazione, entrambi con Ferguson.
Uno al 36’, un tap-in facile facile, mentre al 46’ segna con una gran girata, battendo per la terza volta Schmeichel.
Primo tempo agevole per i giallorossi, che rischia di macchiarsi con un rigore per il Celtic al 48’, sbagliato però da Engels che colpisce il palo alla destra di Svilar.
A Vigo, contemporaneamente, il Celta va in vantaggio con Zaragoza, anche lui in gol di tap-in, reagisce però il Bologna che ha tante occasioni per trovare il pari nella prima frazione, non le sfrutta però.
Gol annullato a Pobega al 55’, ma al 66’ Bernardeschi trasforma un penalty, dato per fallo su Pobega.
L’ex Toronto spiazza il portiere del Celta, pareggiando i conti.
Ancora Federico Bernardeschi che pochi minuti dopo il rigore segnato batte Radu su assist di Cambiaghi.
Ribalta il risultato dunque la squadra di Italiano, che vince in Spagna, posizionandosi al 13º posto in classifica, un punto sotto la Roma decima, che vince agevolmente a Glasgow per 0-3 con protagonista un forse ritrovato Ferguson.
Positivo il bilancio delle italiane questa settimana, 5 vittorie e 2 sconfitte, siamo sempre in corsa per il quinto posto Champions.
Flavio Bussoletti
‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – NAPOLI-JUVE 2-1: HØJLUND TRASCINA GLI AZZURRI IN VETTA
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