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“Effimeri” di Andrew O’Hagan leggi la recensione
Titolo: Effimeri
Autore: Andrew O’Hagan
Genere: narrativa
Editore: Bompiani
Pagine: 288
Prezzo: Euro 18
Prezzo E-book: 11,99
Trama: Glasgow, estate 1986. Tra il carismatico Tully e il sensibile James, detto Noodles, c’è un legame fortissimo, un’amicizia fondata sulla musica, sui film, su un comune, luminoso spirito ribelle. Quindi, insieme agli amici Tibbs, Limbo e Hogg partono per un fine settimana destinato a non tradire le attese. Andranno, dunque, a Manchester, dove ci sono negozi di dischi, locali, un festival da leggenda, musica dappertutto.
James, che ama i libri, e Tully, operaio saldatore, si promettono una cosa: che la loro vita sarà diversa. Trent’anni dopo squilla il telefono a casa di James. Tully deve parlargli. È malato, di una malattia inguaribile, chiede il suo aiuto per andarsene con dignità. Solo James può accompagnarlo lungo la strada più difficile.
“Effimeri” di Andrew O’Hagan racconta la storia dell’amicizia tra Tully e James. Il racconto inizia nel 1986 a Glasgow e la loro amicizia è giovane, spensierata, ma solida.
Iniziando la lettura di questo romanzo ci troviamo catapultati nel Regno Unito degli anni 80, nel pieno delle proteste degli operai. Anche i giovani si trovano coinvolti in questo clima teso. Sin dalle prime pagine, entriamo nell’ambientazione classica della letteratura inglese moderna.
Giovani scapestrati che amano divertirsi, la musica e il calcio, ma con un occhio sempre alla vita quotidiana. Andrew O’Hagan ci racconta lo spaccato della società inglese di fine anni 80. Una vita difficile, sempre in bilico, ma con il sogno di sfondare, proprio come James.
I giorni di Manchester sono frenetici, ma bellissimi. Lo scrittore ci sa coinvolgere e, chi ha vissuto quegli anni, ha un attacco di nostalgia ad ogni pagina. Leggendo la prima parte di “Effimeri” troviamo tanti punti in comune con i romanzi di Irvine Welsh e Nick Hornby, caratteristica che ci fa amare ancora di più questo romanzo.
Nella seconda parte la spensieratezza lascia il posto alla malattia e tratta argomenti molto seri. Ma Andrew O’Hagan lo fa in modo delicato, senza mai dare un giudizio. Ci prende per mano e noi, in punta di piedi, entriamo in questa nuova fase dell’amicizia tra Tully e James. Lo scrittore riesce sapientemente a passare dalle risate alle lacrime, senza mai calcare la mano.
“Effimeri” è un bellissimo romanzo sulla vita e sull’amicizia, che vanno di pari passo, si scontrano, ma non si perdono mai di vista. E’ un romanzo che sarà apprezzatissimo dagli estimatori della letteratura inglese contemporanea per il suo stile diretto, popolare e ricco di riferimenti sociali.
Barbara Piergentili
(account Instagram: letture_barbariche)
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