“Appunti su un’esecuzione” di Danya Kukafka leggi la recensione
Titolo: Appunti su un’esecuzione
Autore: Danya Kukafka
Genere: narrativa
Editore: Bompiani
Pagine: 352
Prezzo: Euro 20
Ebook: Euro 11,99
Trama: Ansel Packer è nel braccio della morte: ha davanti a sé dodici ore prima di essere giustiziato. Ha ucciso tre ragazze e non c’è possibilità di grazia. Solo una speranza: la complicità di Shawna, guardia carceraria avvinta dal suo fascino equivoco e disposta a farlo fuggire. Mentre il conto alla rovescia incombe, la voce seducente e ossessiva di Ansel si alterna a quelle delle donne più importanti della sua vita. Lavender, la madre, schiacciata da una relazione violenta che ha abbandonato senza pensare alle conseguenze. Saffy, la detective della Omicidi che con intuito e pazienza ha riconosciuto l’assassino, l’ha braccato, l’ha catturato. E Hazel, che ha visto la gemella consumarsi in una passione malata.
Nel romanzo “Appunti su un’esecuzione” dell’autrice Danya Kukafka, siamo catapultati nel mondo avvincente e oscuro di Ansel Packer, che si trova nel braccio della morte, in attesa dell’imminente esecuzione. Le lancette dell’orologio scorrono inesorabili, offrendo dodici ore cruciali prima che la giustizia sia compiuta. La narrazione si svolge attraverso diversi punti di vista, permettendo ai lettori di esplorare le profonde sfaccettature della vicenda da angolazioni differenti.
Il protagonista, Ansel, è un individuo controverso, colpevole di aver commesso un orribile crimine: l’omicidio di tre ragazze. La sua sorte sembra segnata, con ogni via d’uscita chiusa e la possibilità di grazia fuori portata. Tuttavia, una piccola luce di speranza brilla attraverso la figura di Shawna, una guardia carceraria che, affascinata e attratta dal suo carisma ambiguo, è disposta persino a infrangere le regole per aiutarlo a fuggire.
L’intreccio si sviluppa con un ritmo incalzante, mantenendo i lettori con il fiato sospeso mentre le voci di vari personaggi si alternano nella narrazione. Emergono figure femminili di grande rilevanza nella vita di Ansel: Lavender, sua madre, un tempo intrappolata in una relazione violenta e ora schiacciata dalle conseguenze del suo passato; Saffy, una detective determinata che ha sfidato le avversità per individuare l’assassino e assicurarlo alla giustizia; e infine Hazel, che ha dovuto assistere impotente alla lenta autodistruzione della sua gemella a causa di una passione malata.
L’uso sapiente della seconda persona singolare nella narrazione della storia di Ansel cattura l’attenzione del lettore, coinvolgendolo profondamente nell’esperienza del protagonista e creando un legame empatico unico. Questo tocco narrativo trasmette un senso di coinvolgimento diretto, portando il lettore a immergersi ulteriormente nella psicologia complessa del protagonista.
Nel complesso, “Appunti su un’esecuzione” si rivela essere un thriller psicologico avvincente e coinvolgente. La scelta di adottare diversi punti di vista arricchisce la trama e offre una visione panoramica degli eventi. La tensione crescente e i personaggi ben sviluppati contribuiscono a mantenere il lettore incollato alle pagine, ansioso di scoprire il destino di Ansel. Questo romanzo non solo affascina con la sua trama avvincente, ma getta anche uno sguardo penetrante sul mito oscuramente ambiguo del serial killer.
Barbara Piergentili
(account Instagram: letture_barbariche)
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