Meloni e la prima conferenza stampa del 2024: dalla giustizia all’economia fino a Ferragni ecco cosa ha detto
La premier Giorgia Meloni ha affrontato una vasta gamma di temi durante una conferenza stampa che si è protratta per oltre tre ore. Dai nodi della giustizia e della burocrazia, la riforma del premierato, la Legge di Bilancio 2025, ai casi di cronaca come il magistrato Degni e il deputato Pozzolo, la leader di Fratelli d’Italia ha toccato diverse questioni politiche, economiche e sociali.
Meloni ha iniziato affrontando la lettera ricevuta dal Presidente Mattarella riguardante il Ddl Concorrenza. La premier ha dichiarato che l’appello del Capo dello Stato non sarà ignorato, e il governo valuterà interventi chiarezza per evitare la procedura di infrazione e fornire certezze agli operatori. Una riflessione che coinvolge i partiti di maggioranza e i ministri competenti.
Le domande sulla riforma del premierato hanno portato Meloni a ribadire che i poteri del Quirinale rimarranno invariati. La leader di FdI ha sottolineato che la riforma costituzionale non intaccherà il ruolo del presidente della Repubblica, affermando che l’elezione diretta del capo del governo non diminuirà i poteri del Capo dello Stato.
Quando interrogata sulla Legge di Bilancio 2025, Meloni ha indicato il 2024 come l’anno chiave, sottolineando la possibilità di risorse aggiuntive in caso di discesa dei tassi di interesse da parte della Bce. Ha affrontato anche il Ddl Capitali, difendendo la sua visione della norma relativa ai consigli di amministrazione, che secondo lei avvicinerebbe gli investimenti anziché allontanarli.
La conferenza ha affrontato anche casi di cronaca, come le critiche del magistrato Marcello Degni al governo. Meloni ha espresso sorpresa per l’assenza di reazioni da parte delle opposizioni. Sul caso Verdini, la premier ha ribadito che con questo governo affaristi e lobbisti non trovano spazio.
Il caso del deputato Emanuele Pozzolo, coinvolto in una controversia legata al porto d’armi, è stato trattato con fermezza da Meloni. Ha richiesto che Pozzolo venga deferito alla commissione dei probiviri di FdI e sospeso in attesa della decisione. La premier ha enfatizzato la necessità di responsabilità nella classe dirigente del suo partito.
Rispondendo alle parole della senatrice Lavinia Mennuni sulla maternità, Meloni ha condiviso il valore della maternità, affermando che non bisogna rinunciare a opportunità per diventare madri. Ha citato esempi di donne politiche con famiglie numerose per sottolineare che è possibile conciliare entrambi gli aspetti.
Meloni ha respinto le accuse di familismo all’interno di Fratelli d’Italia, citando esempi di coppie di coniugi nelle opposizioni. Ha ironizzato sulla militanza della sorella Arianna e ha sottolineato che la dedizione alla politica non toglie il valore del militante.
Sulle prossime elezioni europee, Meloni ha dichiarato di non sapere ancora se si candiderà. Ha enfatizzato l’importanza di mantenere rapporti con i Paesi arabi data la presidenza italiana del G7. Ha anche lanciato un appello ad Israele per la sicurezza della popolazione civile nel contesto dei recenti eventi in Medio Oriente.
L’ultima parte della conferenza stampa ha riguardato il caso Ferragni-Balocco. Meloni ha difeso le sue precedenti critiche, affermando che non intendeva attaccare l’influencer ma sollevare una questione di superiorità di valore della produzione italiana. Ha poi affrontato la tragedia di Cutro, esprimendo il peso delle accuse che pesano sulla politica quando si verificano eventi tragici come la morte di 94 persone in mare.
In conclusione, la conferenza stampa di Giorgia Meloni ha offerto un’ampia panoramica delle questioni cruciali per il 2024, dalle questioni di giustizia ed economia ai casi di cronaca e ai dibattiti sociali.
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