Strage in Iran durante il tributo a Soleimani: 103 morti e 210 feriti
da ansa.it
Nel cuore delle tensioni tra Iran, Stati Uniti e Israele, il paese è stato colpito da un tragico massacro, con due esplosioni che hanno sconvolto la folla diretta alla tomba di Qassem Soleimani. Il comandante della Forza Qods dei Pasdaran, avversario principale dello Stato ebraico, fu ucciso quattro anni fa in un attacco americano a Baghdad.
Lungo la strada che conduce al cimitero di Kerman, nel sud-est del Paese, almeno 103 persone hanno perso la vita e oltre 210 sono rimaste ferite. Migliaia di pellegrini si dirigevano verso la tomba di Soleimani per rendere omaggio quando sono stati colpiti dalle esplosioni.
Le autorità iraniane descrivono l’evento come un attacco “terroristico”, anche se nessun gruppo ha ancora rivendicato la responsabilità. Nel corso degli anni, attacchi simili sono stati attribuiti a vari gruppi, inclusi ISIS e separatisti regionali. Il Mossad, servizio segreto israeliano, è stato precedentemente accusato da Teheran di operazioni mirate contro scienziati nucleari e leader militari.
Gli Stati Uniti hanno respinto qualsiasi coinvolgimento, mentre alti funzionari iraniani hanno accusato direttamente Israele e gli Stati Uniti delle esplosioni. La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha promesso una “risposta severa” contro gli “odiosi criminali” responsabili. La comunità internazionale, compreso il Segretario Generale dell’ONU e l’Unione Europea, ha condannato l’attacco.
Il presidente Ebrahim Raisi ha annullato la sua visita in Turchia, promettendo di identificare e punire i colpevoli. Il ministro dell’Interno, Ahmad Vahidi, ha sottolineato che la risposta dell’Iran sarà “forte e distruttiva”. Al momento, le indagini sono ancora in corso per individuare i responsabili.
In Iraq, migliaia di persone si sono riunite a Najaf per commemorare Soleimani, mentre una cerimonia solenne si è svolta all’aeroporto di Baghdad. Il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha elogiato il lavoro di Soleimani e ha collegato i successi di Hamas alla sua figura.
In attesa di ulteriori sviluppi, il mondo resta in apprensione mentre l’Iran cerca di far luce su questa tragedia e di affrontare le sue conseguenze.
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