Trattato MES bocciato dalla maggioranza: Fratelli d’Italia e Lega votano insieme Forza Italia si astiene
da open.online
Votazione a Montecitorio: 184 contrari, 72 favorevoli, 44 astenuti – Governo Meloni ferma la ratifica per sei mesi
Coalizione di governo divisa
In una votazione sorprendentemente rapida a Montecitorio, la maggioranza di governo ha bloccato la ratifica del trattato di modifica del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) per almeno sei mesi. La coalizione di governo si è divisa. Con Fratelli d’Italia e Lega votanti contro, Forza Italia astenuta, e solo Pd, Italia Viva e Azione favorevoli.
Fdi minimizza le possibili reazioni negative dei mercati
La Commissione Bilancio ha votato il parere contrario del governo, presentato da Ylenia Lucaselli di Fratelli d’Italia. Sottolineando la mancanza di meccanismi per coinvolgere il Parlamento nella richiesta di attivazione del MES. Nonostante il veto italiano bloccasse il nuovo trattato per gli altri aderenti che l’hanno già ratificato, Lucaselli ha minimizzato le possibili reazioni negative dei mercati.
Salvini esulta
La Premier Giorgia Meloni aveva inizialmente tenuto in standby la ratifica come leva negoziale. Ma dopo l’approvazione del nuovo quadro di regole per la governance economica europea, l’esecutivo Meloni ha deciso di bloccare definitivamente la ratifica.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha esultato per la coesione ritrovata con Fratelli d’Italia contro il MES. Ribadendo la posizione della Lega contraria a questo strumento ritenuto dannoso per l’Italia. La mossa del governo Meloni, che ha sorpreso molti osservatori, evidenzia la complessità delle dinamiche politiche interne sulla questione del MES.
Una votazione rapida
Il voto in Commissione Bilancio è avvenuto in modo repentino, entro le 10.30 di mattina, indicando una volontà di accelerare da parte del governo Meloni. La relatrice Ylenia Lucaselli ha spiegato che il parere contrario è dovuto alla mancanza di meccanismi che coinvolgano il Parlamento nella richiesta di attivazione del MES. Escludendo le Camere da procedure significative sul piano delle scelte di politica economica e finanziaria.
Il governo mette un punto definitivo sulla questione
L’Italia, secondo Lucaselli, non è particolarmente preoccupata delle conseguenze del veto italiano alla modifica del MES. Ha affermato che non ci saranno reazioni negative dei mercati e che il MES è diventato un salva banche. Ma fortunatamente il sistema bancario italiano gode di ottima salute.
Nelle settimane precedenti, la Premier Giorgia Meloni aveva indicato che la ratifica del MES non veniva esclusa a priori. Ma era tenuta in standby come leva di pressione per ottenere migliori accordi su altri fronti europei. Tuttavia, dopo l’approvazione del nuovo quadro di regole per la governance economica europea all’Ecofin, il governo Meloni ha deciso di mettere un punto definitivo sulla questione.
Marattin contesta Lucaselli
La votazione in aula è avvenuta poco dopo il voto in Commissione, invertendo l’ordine del giorno per concludersi entro la fine della mattinata. Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha dichiarato che rappresenta il governo e che questo sarà coerente con il volere del Parlamento.
Il parere contrario di Lucaselli è stato contestato da Luigi Marattin, ma la sostanza politica della contrarietà sembra prevalere. Lucaselli ha sottolineato che la proposta di legge è carente di meccanismi idonei a garantire il coinvolgimento del Parlamento nel procedimento per la richiesta di attivazione del MES.
Conclusione
Il governo Meloni ha ora messo fine alla strategia di attendere migliori accordi, chiudendo la porta alla ratifica del MES. La ritrovata compattezza tra Fratelli d’Italia e Lega sulla bocciatura del MES ha portato alla soddisfazione di Matteo Salvini, il quale ha ribadito la chiara posizione della Lega contro questo strumento che ritiene dannoso per l’Italia.
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