‘In campo con Flavio’ – Serie A vittorie per Napoli Roma e Inter: pari tra Atalanta e Milan
‘In campo con Flavio’ – Serie A vittorie per Napoli Roma e Inter: pari tra Atalanta e Milan
‘In campo con Flavio’ – Serie A vittorie per Napoli Roma e Inter: pari tra Atalanta e Milan
In questo turno infrasettimanale, valevole per la nona giornata di campionato, si sono giocate quattro partite molto importanti.
In ordine cronologico, gioca prima il Napoli a Lecce.
Una trasferta non da sottovalutare, nonostante la critica posizione di classifica dei salentini, che in casa potrebbero sorprendere.
Nel primo tempo non ci sono grandi occasioni. In attacco di più il Napoli, ovviamente, che cerca di dare continuità ai suoi risultati positivi.
Il Lecce crea poco nella prima frazione, ma quando riesce a partire in contropiede fa molto male, specialmente con Camarda e Pierotti.
A mio avviso, in questa prima parte di gara merita di segnare il Napoli, che ha comunque due occasioni: una con Politano e l’altra con Olivera, che solo davanti a Falcone si fa ipnotizzare. Poi il pallone non entra anche grazie al salvataggio di Tiago Gabriel, che ancora una volta sfodera una grande partita.
Nella ripresa c’è un calcio di rigore per il Lecce.
A seguito della revisione Var, l’arbitro assegna il rigore ai salentini, dopo che Juan Jesus colpisce con il braccio a seguito di un colpo di testa.
Camarda sul dischetto.
Davanti a sé ha il para-rigori della Serie A, Milinkovic-Savic.
Il serbo, per l’ennesima volta, ipnotizza chi tira, e questa volta è Camarda, che si fa parare il rigore calciato alla destra del portiere.
Ora cambia il Napoli: subentrano infatti McTominay e Hojlund, tornati in condizione dopo gli infortuni.
Sblocca il Napoli.
Dopo il rigore sbagliato, arriva la rete di Anguissa.
Su punizione pennellata di Neres, il camerunense la mette imparabilmente alle spalle di Falcone, che può solo guardare.
Nota d’onore per Neres, che anche in quest’occasione entra in campo benissimo, dribblando, facendo respirare la squadra e, come si direbbe in gergo fantacalcistico, portando bonus.
Prova l’assalto il Lecce, che non riesce però a impensierire seriamente Milinkovic-Savic.
Dunque, i salentini rimangono a una sola vittoria in campionato, mentre i partenopei si prendono il primato in solitaria.
Subito dopo si gioca Atalanta-Milan.
L’Atalanta è l’unica imbattuta in Serie A, ma da tempo alla ricerca della vittoria.
Il Milan, invece, non perde da diverse giornate: una squadra in crescita, ma frenata dagli infortuni.
Si sono dovuti fermare per infortunio Estupiñán, Pulisic e Jashari, quest’ultimo indisponibile da tempo.
Inizia il match e subito segna Ricci.
Angolo di Modric messo fuori di testa, il pallone arriva nella zona di Ricci.
Il centrocampista calcia di prima, senza pensarci due volte, e trafigge Carnesecchi con una traiettoria beffarda.
Dunque, 0-1 Milan.
Dopo la rete dei rossoneri, l’Atalanta inizia ad attaccare con intensità, senza mai smettere di spingere verso la porta di Maignan.
Prima della rete di Lookman, ha tre occasioni la Dea con Ahanor, Hien ed Ederson, che però non impensieriscono più di tanto Maignan.
Grandissimo gol di Lookman dopo un passaggio di Pasalic.
Il nigeriano si libera di Gabbia e col sinistro, dopo un controllo perfetto, calcia sotto la traversa, lasciando fermo Maignan.
Gol meritatissimo dalla Dea, che da mezz’ora stava attaccando con grande frequenza.
Finisce il primo tempo così, con l’Atalanta che meritava forse qualcosa in più.
Sale in cattedra il Milan, a differenza del primo tempo, all’inizio della ripresa, con due grandi occasioni di Loftus-Cheek e Fofana: il primo cerca una sponda difficilissima, quando poteva tirare, il secondo con un tiro al volo in arretramento che esce di poco.
Finisce però in avanti l’Atalanta, dopo un primo tempo perfetto e una ripresa più in sordina.
Paratona di Maignan su Zappacosta e difesa decisiva su Musah, che era pronto a trovare il gol dell’ex su un tiro a botta sicura: interviene Gabbia, che s’immola salvando il Milan.
Finisce 1-1: ottimo primo tempo dell’Atalanta, che avrebbe potuto finalizzare meglio, ottima la difesa del Milan, che regge ogni colpo.
Secondo tempo che vede protagonista all’inizio il Milan, mentre la partita termina in attacco per la Dea.
Fallisce l’avvicinamento del Milan al Napoli, mentre l’Atalanta resta imbattuta.
Si gioca anche Roma-Parma.
I giallorossi con una vittoria possono raggiungere il Napoli in testa alla classifica, mentre per i ducali una vittoria sarebbe fondamentale in chiave salvezza.
Subito un inizio sfortunato per la Roma: Ferguson subisce un colpo durissimo alla caviglia da Valenti, che lo costringe a uscire. Si teme anche un interessamento dei legamenti.
Primo tempo giocato a ritmi bassi, con il Parma intento a difendersi. La Roma prova ad attaccare, ma il Parma glielo impedisce con una difesa alta, che fa scattare subito il fuorigioco.
Dybala torna centravanti dopo l’infortunio dell’irlandese. Bailey, subentrato, agisce alle spalle dell’argentino.
L’unica vera occasione del primo tempo ce l’ha il Parma, con Ordonez.
Il centrocampista calcia, ma Svilar trova un’ottima parata di piede; poi la difesa rimedia su Bernabé.
Difesa da rivedere per la Roma, troppo incerta nelle decisioni.
Soule segna, ma dopo un check Var la rete viene annullata per fuorigioco attivo davanti a Suzuki di Celik.
Il turco si è scansato all’ultimo, senza far vedere niente al portiere giapponese.
Finisce avanti la Roma con un colpo di testa di Dybala.
Non riesce invece a imporsi il Parma in attacco, con Pellegrino e Cutrone che non trovano spunti, come Sorensen.
Esce Bailey a inizio secondo tempo: non è entrato bene il giamaicano, che deve riprendere condizione dopo il lungo stop.
Riesce a carburare in zona offensiva la Roma, che trova il gol.
Calcio d’angolo battuto da Dybala: nel frattempo scivola Suzuki, lasciando a Hermoso la porta spalancata per un colpo di testa facile che si spegne in rete.
Rete importantissima di Mario Hermoso, la prima in Serie A per lui.
Prova a rendersi pericoloso anche il Parma con Sorensen.
Sulla conclusione da fuori area del danese, Svilar fa un miracolo clamoroso, togliendo il tiro dall’incrocio dei pali.
Continua a macinare gioco la Roma, che sembra essersi sbloccata e segna con Dovbyk.
L’attaccante ucraino, subentrato a Soule, fa un gran gol.
Si gira in un fazzoletto di campo e calcia di sinistro, trovando l’angolino basso alla sinistra di Suzuki.
Non molla però il Parma, a cui vanno fatti i complimenti per l’atteggiamento sempre cattivo e agguerrito. Sempre in pressing, non ha mai reso la vita facile alla Roma in fase di costruzione.
Infatti, segna Circati.
Sponda di Benedyczak che serve Circati: il difensore, in spaccata, batte Svilar, incolpevole.
Non riesce a impensierire ulteriormente Svilar e la difesa giallorossa il Parma.
Finisce così 2-1: la Roma torna alla vittoria in casa in campionato e trova tre punti importantissimi per la classifica.
Ultimo match tra Inter e Fiorentina, valido per i primi posti.
L’Inter, con una vittoria, potrebbe agganciare il Milan, mentre la Fiorentina cerca ancora la prima vittoria dopo un pessimo inizio di campionato.
Si trova infatti terzultima, senza vittorie e con pochi punti.
Parte forte l’Inter, che domina nel primo tempo, creando occasioni e tenendo il possesso palla per gran parte della prima frazione.
Non riescono però a trovare la rete gli uomini di Chivu, nonostante un’occasione importante con Bastoni.
La Fiorentina è spenta, senza spunti, irriconoscibile rispetto a quella di Palladino.
Pioli, ancora sulla panchina ma con le ore contate, non è riuscito a mantenere la grinta dei tempi migliori.
Si mette in luce, come al solito, De Gea, che sfodera tre miracoli con una coordinazione e una capacità di distensione invidiabili.
Dopo un’ora di forcing, l’Inter trova il gol con Calhanoglu.
Scatenato il turco, al quarto gol in campionato: destro perfetto all’angolino alla destra di De Gea, imparabile.
Prende il largo l’Inter e trova ancora il gol con Sucic.
Giocata straordinaria del croato, che con due “rullate” mette a terra Pongracic e Ranieri, e poi conclude lasciando fermo De Gea da pochi passi.
Prova a controbattere la Fiorentina, che ha due occasioni per riaprirla, una con Comuzzo e l’altra con Kean, ma nessuno dei due concretizza.
Per chiudere definitivamente la partita, c’è un calcio di rigore.
Sul dischetto va Hakan Calhanoglu, che trova il suo quinto gol in campionato, in testa alla classifica marcatori insieme a Orsolini.
Si afferma un uomo determinante per l’andamento della squadra nerazzurra: il turco, fulcro dell’impostazione e della finalizzazione, come si è visto in queste partite.
Finisce 3-0, altra vittoria per l’Inter, il cui inizio di campionato è macchiato solo da due sconfitte.
In testa alla classifica si trovano Napoli e Roma, seguite da Inter e Milan.
Continua invece, in zona calda, la crisi della Fiorentina, che si trova al terzultimo posto.
Deve dare un’immediata sterzata al suo percorso, per non rischiare un pessimo campionato.
Flavio Bussoletti
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