Sanremo 2024: i voti delle canzoni in gara
Sanremo 2024: i voti delle canzoni in gara
da corriere.it
La kermesse musicale di Sanremo 2024 è entrata nel vivo, e le valutazioni delle canzoni in gara di Andrea Laffarnchi per corriere.it ci offrono uno sguardo approfondito sulle proposte in competizione. Diverse sono le voci, i generi e gli stili che si contendono l’attenzione del pubblico italiano. Ecco un’analisi dettagliata.
Fiorella Mannoia: “Mariposa” – 6,5
Fiorella Mannoia intrattiene con “Mariposa,” una melodia che latineggia nei ritmi e utilizza l’arte retorica per identificare donne storiche come Giovanna D’Arco e storie quotidiane di donne alle prese con il patriarcato. Un racconto che si manifesta come “una nessuna centomila.”
Dargen D’Amico: “Onda alta” – 7
Con “Onda alta,” Dargen D’Amico crea un ritmo simile a una marcia militare, affrontando con ironia i pregiudizi verso i migranti prima di immergerci nella tragedia di un mare in tempesta verso Malta. Un racconto che oscilla tra l’umorismo e la drammaticità.
Geolier: “I p’ me, tu p’ te” – 7,5
Napoli torna al groove con Geolier, il trapper di successo del 2023. La sua “I p’ me, tu p’ te” racconta una storia d’amore avvolta in un’atmosfera da viaggio notturno in autostrada. Il testo, prevalentemente in napoletano, aggiunge un tocco di autenticità.
Emma: “Apnea” – 6,5
Con “Apnea,” Emma offre confessioni elettro-pop dall’interno di una relazione. Nonostante il titolo suggerisca ansia, il ritmo è giocoso, e Emma si esibisce con attenzione al controllo più che all’esplosione emotiva.
Fred De Palma: “Il cielo non ci vuole” – 5
Fred De Palma si immerge nella “tamarritudine da luna park” con “Il cielo non ci vuole.” Atmosfere dark richiamano The Weeknd, ma il testo rimane legato a immagini e lessico di base.
Angelina Mango: “La noia” – 7,5
Angelina Mango porta allegria e freschezza con “La noia,” una cumbia che infonde un’anima latina a un ritornello che profuma di tradizione mediterranea. La firma di Madame e il tocco di Dardust si fanno sentire, ma non eclissano la personalità della vincitrice di Amici 2023.
La Sad: “Autodistruttivo” – 6
“Autodistruttivo” della La Sad esplora segni di adolescenza autodistruttiva con un tocco di punk pop leggero in salsa autotune. Ci si chiede quale impatto avrà la sua performance sul palco: stimolerà o modererà l’energia della canzone?
Diodato: “Ti muovi” – 7
Il vincitore del 2020, Diodato, riemerge con “Ti muovi,” una traccia che riempie la categoria cantautore con eleganza orchestrale e soul settentrionale. Una storia che è finita ma che si muove e smuove ancora.
Il Tre: “Fragili” – 6
Il rapper anomalo, Il Tre, scommette tutto sulla dance con “Fragili,” un ritornello che si appiccica. Un approccio sottile che, se resistente, potrebbe lasciare il segno.
Renga e Nek: “Pazzo di te” – 5,5
La collaborazione tra Renga e Nek in “Pazzo di te” è una gara di voce e melodia, ma l’orchestra sembra sovrastare il sentimento. Sull’esperienza in più, si aspetta che porti vantaggi sul palco.
Sangiovanni: “Finiscimi” – 6,5
“Finiscimi” di Sangiovanni è una confessione in versione ballad classica che racconta una raccolta di errori e bugie che hanno chiuso una relazione. Una richiesta di chiusura, ma anche di comprensione.
Alfa: “Vai” – 6,5
Alfa, il cantautore in fuga dalla coolness e dai trend social, ritorna con “Vai.” L’arrangiamento esplora il banjo e il folk internazionale, con richiami a Ed Sheeran e alla California. Attenzione al contagioso fischio e al coretto uh uh.
Il Volo: “Capolavoro” – 4,5
Il trio de Il Volo tenta di svecchiarsi con “Capolavoro,” orientandosi verso il pop. Tuttavia, rimane intrappolato nella retorica dell’opera e del bel canto. Il testo si perde nei luoghi comuni, mancando di originalità.
Alessandra Amoroso: “Fino a qui” – 6,5
Con “Fino a qui,” Alessandra Amoroso presenta una ballad che oscilla tra ritmo e dramma, narrando il suo periodo difficile. Un racconto personale superato con autoconsapevolezza, citando la frase cult di “L’odio” e “Sally” di Vasco.
Gazzelle: “Tutto qui” – 7
Gazzelle offre il biglietto da visita con “Tutto qui,” dimostrando la capacità di scrivere frasi pronte per i meme. Una melodia con malinconia di fondo che rende complessa la ricerca della serenità descritta nel testo.
Negramaro: “Ricominciamo tutto” – 8
La prima volta da Big a Sanremo per i Negramaro. “Ricominciamo tutto” è una power ballad che funziona su tutti i fronti, raccontando le ripartenze dell’amore con un crescendo strumentale coinvolgente.
Irama: “Tu no” – 8
Irama presenta “Tu no,” una canzone che evoca brividi con la sua voce disperata, intensità ed emozione in chiave minimal. Una performance che promette di essere memorabile, segnando una deviazione dal suo lato più eccentrico.
Rose Villain: “Click Boom” – 7
Rose Villain propone “Click Boom,” un brano Frankenstein che sembra composto da due parti distinte. La melodia melodica e l’acuto spinto in alto dall’autotune si scontrano con un beat urban che cambia radicalmente l’atmosfera della canzone.
Mahmood: “Tuta gold” – 7
Dopo due vittorie consecutive, Mahmood non delude con “Tuta gold.” Un ritmo baile funk brasileiro che esplora ricordi di periferia, esperienze di bullismo e razzismo, e un rapporto difficile con il padre.
Loredana Berté: “Pazza” – 7
Loredana Berté sfodera una scarica di rock autobiografico con “Pazza,” che sa di anni ’80. Un’esplorazione della sua ribellione alle regole convenzionali, senza cercare perdono e abbracciando i giudizi ambigui su di lei.
The Kolors: “Un ragazzo una ragazza” – 7
Potrebbe essere l’anno delle band, e The Kolors entrano in competizione con “Un ragazzo una ragazza.” Non proprio rock puro, ma con un ritmo che potrebbe diventare un tormentone.
Big Mama: “La rabbia non ti basta” – 6,5
Big Mama porta “La rabbia non ti basta,” un brano che esplora l’odio verso i più fragili e le lacrime nascoste di chi desidera solo avere un corpo diverso. Un inno di accettazione senza drammi o ballate.
Ghali: “Casa mia” – 7
Ghali fa ballare con “Casa mia,” un viaggio nei pensieri di un ragazzo di seconda generazione. Canta dei sogni persi in mare, dei figli di un deserto lontano e della sfida di trovare la propria casa.
Annalisa: “Sinceramente” – 7,5
È il momento di Annalisa, e per la prima volta si presenta veramente a Sanremo con “Sinceramente.” Un inno pop alla libertà femminile con un ritmo contagioso, che richiama lo stile degli anni ’70.
Mr Rain: “Due altalene” – 5
La semplicità resta il terreno di Mr Rain con “Due altalene.” L’arrangiamento va dal minimal alla spinta dell’orchestra. La canzone racconta di un genitore che ha perso i figli, ma la dimensione drammatica è difficile da cogliere senza spoiler.
Maninni: “Spettacolare” – 5,5
Amadeus si era innamorato di Maninni l’anno scorso, ma la sua canzone “Spettacolare” sulla semplicità fatica a emozionare. Una ballad che riflette sul valore della semplicità senza raggiungere l’emozionalità desiderata.
I Ricchi e Poveri: “Ma non tutta la vita” – 4
La coppia LOL di questa edizione arriva con “Ma non tutta la vita.” Un desiderio di sabato sera, con la cassa dritta della dance, ma l’età dei Ricchi e Poveri fa scricchiolare il tutto. Una canzone che più che nostalgia, suscita tenerezza.
I Santi Francesi: “L’amore in bocca” – 6,5
I vincitori di X Factor 2022, I Santi Francesi, portano un pezzo di atmosfera e sensualità con “L’amore in bocca.” Immagini senza una storia precisa, ma con una direzione chiara.
Clara: “Diamanti grezzi” – 5
Con “Diamanti grezzi,” Clara tenta di rappresentare la Gen Z. Tuttavia, la canzone, pur con qualche arzigogolo alla Mahmood, risulta banale.
BNKR44: “Governo Punk” – 6
BNKR44 gioca con la freschezza e mostra incubi, sogni e vizi della loro generazione con “Governo Punk.”
Conclusione
Sanremo 2024 offre un panorama musicale diversificato, con artisti provenienti da vari generi e stili. La giuria e il pubblico avranno il compito di valutare non solo le voci e le melodie, ma anche le performance sul palco. Chi riuscirà a conquistare il cuore degli spettatori e portare a casa la vittoria? La competizione è aperta, e il Festival della Canzone Italiana continua a regalarci emozioni e sorprese.
SANGIOVANNI: “IO SVUOTATO DOPO LA ROTTURA CON GIULIA STABILE VADO A SANREMO 2024 CON UN BRANO ISPIRATO A LEI”