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“Lux” di Eleonora Marangoni leggi la recensione
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Titolo: Lux
Autore: Eleonora Marangoni
Genere: Narrativa
Editore: Neri Pozza
Pagine: 251
Prezzo: Euro 17,00
Prezzo e-book: Euro 9,99
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Ci sono molti modi di trasformare qualcuno in un fantasma, e Thomas Edwards si è scelto il suo. La sua vita non ha proprio niente che non va: Tom è un giovane italoinglese di buona famiglia, che abita a Londra e viaggia spesso per lavoro. Architetto, gestisce con successo uno studio di light design, e da quasi un anno fa coppia fissa con Ottie Davis, una chef in carriera con un figlio di sette anni, Martin.
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Ma Thomas abita il mondo solo in superficie: schivo e in parte irrisolto, lascia che la vita scorra senza pensarci troppo; il suo ricordo di un amore finito, quello per Sophie Selwood, è una presenza costante e tangibile, che illumina gli eventi e le cose che lo circondano, e ci racconta di come l’amore, o il ricordo dell’amore, possano trasformarsi in una composta e implacabile ossessione.
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Una strana eredità da parte di un eccentrico zio costringe Thomas a uscire dalla quotidianità. Un viaggio verso un’isola del sud Italia, un albergo affascinante e malandato e un fine settimana imprevisto – in compagnia della gente del posto e degli altri forestieri giunti a loro volta sull’isola – saranno l’occasione perfetta per sparigliare le carte, guardare le cose da un altro punto di vista e fare finalmente i conti con il passato, questo animale saggio e al contempo grottesco che sembra sempre volerci indicare la strada.
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“Lux”, romanzo d’esordio di Eleonora Marangoni (vincitore del premio Neri Pozza 2017 e candidato al Premio Strega 2019) racconta il rapporto che ognuno di noi ha con la propria vita presente e passata. Thomas il protagonista è profondamente legato ad un amore passato, ma si lascia scivolare addosso il presente. Viaggio in lungo e in largo, ma senza mai cercare un vero e proprio legame.
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Il momento di svolta anche del romanzo, che nella prima parte scorre molto lentamente, ma senza mai annoiare, è l’arrivo del protagonista sull’isola. Un’eredità particolare e anche un po’ eccentrica per Thomas, ma che grazie al suo essere quasi magica, lo aiuterà a trovare una sua dimensione. Infatti l’isola e l’hotel Zelda riusciranno a far capire a Thomas l’importanza del ricordo, degli affetti che nel bene o nel male ci hanno segnato.
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La scrittrice ha una capacità descrittiva molto incisiva, nulla viene lasciato in disparte. Ma allo stesso tempo è tutto molto evocativo e profondamente personale. In “Lux” tutto ha voce: dai personaggi ai singoli oggetti, paesaggi. Nulla è lasciato in disparte. LA scrittura è molto ricercata, attenta al dettaglio e a tratti artificiosa. Ma si fonde perfettamente con la storia, senza mai disturbare. Le vicende di Thomas potevano essere scritte solo in questo modo.
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“Lux” è un romanzo molto particolare con una storia che a tratti può sembrare semplice o che non porti a nessun tipo di conclusione. Invece è proprio questo il suo punto di forza. Bisogna andare oltre, lasciarsi andare alla malinconia dei ricordi per apprezzare molto di più il presente, senza resta ancorati al passato.
Barbara Piergentili
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